La Famiglia Formica!
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Vivere bene, spendendo il minimo
REGIONE SICILIANA
Programma Generale di Intervento 2009-2010
“La Sicilia per i consumatori”
La cicala e la formica
Era d’inverno, e le formiche stavano asciugando il loro grano, che si era bagnato. Ed ecco che una cicala affamata andò a chiedere loro del cibo.
Ma le risposero le formiche: “Perché durante l’estate non hai fatto anche tu provviste?”
Rispose la cicala: “Non ne avevo tempo, ma cantavo armoniosamente”.
E quelle, ridendole in faccia, le dissero:
“Beh, se nel tempo estivo cantavi, d’inverno balla”.
(Esopo, Favole Classiche – 336)
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Nota importante sui siti internet indicati
Nella presente pubblicazione sono presenti gli indirizzi di diversi siti internet sui quali è possibile trovare informazioni, servizi, consigli, prodotti e quant’altro inerenti gli argomenti dei vari capitoli. Premesso che Lega Consumatori Sicilia non è legata in alcun modo a nessuno di questi siti e che non percepisce sotto alcuna forma contributi di qualsiasi natura dai proprietari editori dei siti stessi, bisogna dire che i criteri di scelta sono stati diversi. In alcuni casi, sono stati indicati i siti di aziende leader nel loro settore (ad esempio, è indiscusso che Google sia il motore di ricerca più popolare al mondo). In altri casi, la scelta è caduta su siti realizzati da gruppi o comunità di utenti possibilmente non legati ad aziende commerciali o con interessi in gioco (ad esempio wikiprestiti.org). Ancora, ove possibile, si è voluto prediligere la vicinanza o la territorialità delle aziende (nella sezione sui voli low cost, ad esempio, si sono prese in considerazioni, oltre che le compagnie leader, anche quelle operative nei principali aeroporti siciliani). Un altro criterio di scelta è stato quello della chiarezza del linguaggio, unitamente alla semplicità espositiva degli argomenti trattati. Ovviamente, in molti casi, trattandosi di siti di aziende commerciali, è bene verificare con cura le informazioni, le condizioni e le clausole in essi riportate e, prima di stipulare qualsivoglia contratto o di prendere degli impegni vincolanti, leggere bene tutto. Nel caso di aziende con articolazioni territoriali, si invitano i lettori ad informarsi presso le filiali o i punti vendita più vicini e, anche qui, a leggere con attenzione tutta la documentazione prima di aderire a qualsiasi proposta contrattuale.
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- Introduzione
- PC ed internet come strumenti per risparmiare
- La I regola: controllare la gestione
- La II regola: sobrietà e lotta agli sprechi
- I soldi non bastano mai. Occhio agli interessi!
- La spesa settimanale. Pianificazione e strategia
- Le utenze. Luce, gas e telefonia senza problemi
- La vacanza intelligente comincia prima di partire
- L’auto e la mobilità familiare
Introduzione
“C’era una volta una famiglia di formiche che viveva in una città, in un piccolo buchino vicino ad una casa con un giardinetto. Il capofamiglia, il signor Formica, viveva di stipendio, e per mantenere la propria famiglia faceva molti sacrifici. Una cosa che però suo padre gli aveva insegnato era che il risparmio, la sobrietà, l’oculatezza nelle spese, nonché una esistenza attenta ad evitare sprechi ed inutili o impulsivi acquisti erano valori davvero importanti. Per questo, il signor Formica, e anche la signora Formica, avevano da tempo adottato alcuni accorgimenti che permettevano al loro nucleo familiare di risparmiare notevoli somme di denaro. Tutto il contrario dei loro vicini, la famiglia Cicala, che invece viveva una vita distratta, fatta di sprechi, spese inutili ed acquisti sconsiderati. Quando venne una grande crisi mondiale, la famiglia Formica riuscì, grazie alle proprie intelligenti abitudini, a superarla senza grandi difficoltà, mentre la famiglia Cicala, fece molta fatica a trovare le risorse per arrivare alla fine del mese”.
Questa rielaborazione in chiave moderna e metropolitana della favola di Esopo è alla base dei contenuti di questo opuscolo, che ha l’ambizione di dare qualche suggerimento alle famiglie per vivere bene senza ridursi sul lastrico, ma anche senza privarsi delle cose importanti per un moderno nucleo familiare, come una vacanza, una cena al ristorante o un’auto nuova quando serve.
Alla base di tutto c’è una semplice regola: fare il “passo secondo la gamba”, ovvero compiere le proprie scelte valutando le proprie capacità finanziarie, senza strafare, e in tutta serenità.
1. PC ed internet come strumenti per risparmiare
Le nuove tecnologie, se correttamente utilizzate, permettono di conseguire notevolissimi risparmi. Un personale computer collegato ad internet consente di invertire, e addirittura stravolgere, molti comportamenti fino a qualche tempo fa considerati indispensabili.
È un po’ la vecchia storia della montagna e di Maometto. Oggi è possibile far venire la banca, la posta, l’agenzia viaggi, lo sportello del Comune, l’agente assicurativo e tanto altro ancora a casa nostra, o in ufficio, dove vogliamo. Basta un semplice computer collegato ad internet. È una rivoluzione certamente epocale, che trova ancora qualche resistenza di tipo culturale negli utenti meno esperti, ma è certo che questo fenomeno è destinato a crescere sempre più, anche perché alle aziende fa comodo, visto che risparmiano sui costi del personale e di allestimento di costosissime sedi.
Dal punto di vista del signor Formica, il primo risparmio, a volte poco considerato, è quello di tempo, anche se i nostri nonni da sempre ci insegnano che il tempo è denaro. Grazie a queste tecnologie, per esempio, è infatti possibile evitare la coda in banca, in posta, all’agenzia viaggi, all’università, al laboratorio analisi per ritirare i referti degli esami del sangue e tanto altro ancora. Ci sono tante commissioni che oggi possiamo compiere “on line” (ovvero al computer attraverso internet), e in molti casi, oltre al risparmio di stress e tempo testé indicato, si paga anche meno. I biglietti aerei fatti via internet costano meno di quelli staccati in agenzia, poiché le commissioni sono molto più basse, se non inesistenti. Quasi tutte le banche italiane praticano prezzi molto più bassi ai clienti che scelgono di effettuare un bonifico attraverso il computer piuttosto che recarsi in filiale (0,60 centesimi on line contro tre/quattro euro). Le assicurazioni auto stipulate via internet, tanto per fare un altro esempio, consentono in molti casi risparmi con percentuali a due cifre.
Insomma, saper usare bene il computer al giorno d’oggi non è solo importante per non restare indietro di fronte al progresso, ma permette di
risparmiare tante piccole somme che, se sommate tutte insieme nell’arco di un anno, fanno grandi cifre.
Tanto per fare un esempio pratico, immaginiamo il nostro signor Formica che compie, in un anno, una serie di operazioni via internet, applicando dei prezzi medi facilmente rilevabili da siti di aziende che offrono questo tipo di beni e servizi. È un po’ approssimativo, ma ci aiuta a capire al volo la situazione.
Descrizione operazione | Costo annuo | |
Tradizionale | Via internet | |
Commissioni bonifico mensile alla figlia che studia in un’altra regione | € 36,00 | € 9,00 |
Commissioni su bigliettiaerei per visitare i parenti | € 80,00 | € 8,00 |
Assicurazione RC auto | € 800,00 | € 640,00 |
Richiesta estratto conto corrente(1 volta al mese) | € 6,00 | € 0,00 |
Totali | € 922,00 | € 657,00 |
In pratica, il signor Formica, con questi piccoli accorgimenti in un anno riuscirebbe a risparmiare ben 265,00 euro. Una cifra interessante, vero?
Se immaginiamo quanti servizi e quante opportunità di servizi sono oggi disponibili via internet e continuiamo a fare questo raffronto tra i canali tradizionali di vendita e i servizi on line, possiamo capire quanto risparmieremmo.
Come fare per…
COMPRARE IL COMPUTER!
Si è detto che utilizzando i servizi on line si risparmia tempo e denaro. Ma se non si possiede un PC? L’acquisto di un computer, specie per chi è alle prime armi, è sempre un dilemma. Quale tipo scegliere? Fisso o portatile? E con quali caratteristiche? Dove comprarlo? Qual è il giusto prezzo? Tutte domande difficili per un principiante, specie se non più giovanissimo. Affidarsi al giovane commesso del negozio spesso non è la scelta migliore. Più utile farsi consigliare da un collega, un nipote, ovvero dall’amico appassionato di informatica, spiegando le proprie necessità. In assenza di queste figure di riferimento, è bene seguire alcuni consigli. Importante sapere che il computer che va bene per tutti non esiste. Dipende dall’uso che si intende farne.
Se abbiamo spazio a casa per creare un angolo per il PC, e la nostra vita non prevede lunghi periodi lontano dall’abitazione, il computer fisso è la scelta certamente migliore. Ha uno schermo più grande, può essere aggiornato o potenziato con relativa facilità in seguito aggiungendo singoli componenti, costa meno rispetto ad un portatile con prestazioni simili. Se, invece, abbiamo poco spazio, soggiorniamo per lunghi periodi fuori casa (ad esempio in campagna d’estate), oppure in famiglia ci sono studenti che potrebbero utilizzarlo per studiare, allora meglio optare per il computer portatile. In questo caso, però, i prezzi aumentano un poco e gli aggiornamenti futuri del sistema possono creare qualche problema.
Come per le auto, anche i computer hanno prezzi diversi secondo le prestazioni offerte. Tendenzialmente, per un utilizzo “normale” (che non preveda l’uso di programmi particolarmente complessi di grafica, oppure di giochi dell’ultima generazione, o ancora utilizzi professionali con programmi molto complessi), si può affermare che un prezzo equo per un computer fisso (composto da unità centrale, monitor, tastiera e mouse) si aggira sui 500/600 euro. Qualcosa in più per il portatile, ossia circa 700/800 euro. Esistono modelli a prezzi anche inferiori, ma spesso le prestazioni sono davvero troppo modeste. Se, invece, prima di acquistare si sa già di voler utilizzare il computer, oltre che per imitare i virtuosi comportamenti di risparmio del signor Formica, anche per giocare (paradossalmente alcuni giochi necessitano di computer anche molto potenti, perché consumano molta memoria e hanno bisogno di grafica e prestazioni veloci), oppure per elaborare complesse fotografie o, ancora, realizzare film e DVD, allora si deve mettere in conto un aumento dei costi che può anche raddoppiare le cifre sopra indicate.
In linea di massima, i prezzi dei computer dovrebbero essere imposti dai produttori. In realtà, specie nel settore dell’informatica, le catene di negozi del settore, nonché gli ipermercati e i centri commerciali, spesso propongono offerte speciali a prezzi molto interessanti. Il rischio, però, è quello di farsi abbindolare dai volantini pubblicitari, portando a casa qualcosa che è sotto (o sopra) dimensionato alle nostre esigenze. Vi è poi il capitolo “assistenza post vendita” che, in caso di guasto, può riservare sgradite sorprese. Meglio quindi informarsi prima dell’acquisto sulle modalità del servizio, e se vicino casa vi sono centri assistenza autorizzati per quella determinata marca. Alcuni produttori, a fronte del pagamento di un’estensione di garanzia, offrono servizi migliori e più efficienti. In alcuni casi è previsto il ritiro al domicilio del cliente e la riconsegna del computer riparato in pochi giorni. Informarsi prima è fondamentale. Un sito interessante da visitare che mette a disposizione tutte le promozioni disponibili nelle catene della propria città è www.offertepromozionisconti.com. Da vedere per farsi un’idea. Ovviamente a casa di un amico… visto che il computer ancora non lo si è comprato!
Come si è detto, più informazioni si hanno, meglio si compra. Non sarebbe male acquistare qualche autorevole rivista di informatica prima di comprare il nostro primo computer. Ne esistono tantissime, e a volte contengono interessanti “guide all’acquisto”, utili per districarsi nella jungla delle offerte, delle sigle e dei termini informatici, che per un principiante sono una lingua sconosciuta. Evitare gli acquisti impulsivi, in giornate affollate o in prossimità delle festività natalizie. Di solito, a Natale arrivano i nuovi modelli, e dopo le feste molti rivenditori praticano degli sconti per liberarsi dei prodotti rimasti sugli scaffali e non finiti sotto l’albero. Preferire le marche leader del settore, non puntare sulla novità a tutti i costi e non comprare per forza il prodotto al prezzo più basso. Potrebbe non essere adatto alle nostre necessità. Evitare, se non si è esperti, l’usato. Nel campo informatico il progresso è talmente veloce che un PC di due anni potrebbe essere considerato un’antichità. Esigere sempre programmi originali. Per le famiglie e gli studenti esistono ormai programmi famosi e originali a prezzi davvero accessibili e totalmente legali.
Comprato il computer, è necessario collegarlo alla rete internet, che arriva nelle nostre case attraverso la linea telefonica. Anche in questo caso, esistono due modi per effettuare questo collegamento, che consiste nello stipulare un contratto con una compagnia telefonica fornitrice del servizio. Si può infatti scegliere tra la soluzione fissa (linea ADSL) o mobile (utilizzando le ormai famose “chiavette” internet). Le società sono decine, i contratti sono centinaia, le tariffe migliaia. Anche in questo caso, è bene chiedersi come si vuole utilizzare il collegamento alla rete. Se si prevedono molti accessi giornalieri, oppure tempi di collegamento lunghi (ad esempio per restare costantemente aggiornati su notizie e quotazioni, oppure per comunicare con amici e parenti lontani) è meglio optare per una soluzione fissa a tariffa cosiddetta “flat”, ossia che consente di restare collegati ad internet 24 ore su 24 pagando un canone mensile fisso. Se, invece, non si pensa di utilizzare molto internet, o magari si preferisce una soluzione più mobile, vanno bene anche le chiavette internet fornite dalle compagnie di telefonia mobile (TIM, Vodafone, Wind, Tre, eccetera). Si tratta di piccoli apparecchi (grandi quanto un accendino) da inserire nel computer, che permettono l’accesso ad internet. Da sottolineare che la soluzione mobile è quasi sempre molto più costosa di quella fissa, anche se ultimamente le compagnie stanno proponendo diverse tariffe a tempo, a consumo, tutto incluso, abbastanza interessanti. La regola è sempre la stessa: non esiste un contratto per tutti. Dipende, ancora, dall’uso che si intende fare di internet. |
2. La I regola: controllare la gestione
Il signor Formica ha capito da tempo una cosa importante: non tenere sotto controllo le entrate e le uscite di casa è come guidare con gli occhi bendati nella notte su una strada di montagna.
Il controllo della gestione economica familiare è la prima e più importante regola per evitare il sovraindebitamento o, peggio ancora, il tracollo finanziario o il ricorso a soggetti poco raccomandabili per ottenere denaro in prestito a tassi usurari.
La gestione di una famiglia somiglia in tutto e per tutto a quella di un’impresa. Vi sono entrate ed uscite, alcune delle quali previste o prevedibili, altre impreviste e per le quali è necessario disporre di fondi di riserva per le emergenze.
Una pianificazione attenta e un controllo costante delle spese consentono di affrontare con maggiore sicurezza gli imprevisti, che di solito giungono sempre nel momento meno opportuno o, frequentissimo, tutti insieme.
Anche in questo caso, il computer può essere un valido alleato nell’affrontare questa attività di gestione finanziaria. Esistono, infatti, in commercio ma anche da scaricare gratuitamente e legalmente da internet, dei programmi più o meno complicati per tenere sotto controllo il bilancio familiare. In pratica, si tratta di modelli elettronici da riempire con le nostre entrate ed uscite. Sarà poi il programma, secondo le funzioni da esso gestite, a restituire totali, medie, grafici e tante altre informazioni utili a tenere sotto controllo le finanze personali e familiari.
Tanto per cominciare a farsi un’idea, basta digitare le parole “software bilancio familiare” su un motore di ricerca in internet (ad es. www.google.it) per avere oltre 100.000 siti che propongono soluzioni informatiche per tenere sotto controllo la gestione familiare!
Se si è agli inizi, e se la nostra situazione finanziaria non è molto complicata, si può iniziare con i programmi di bilancio familiare più semplici. Con il passare degli anni, si passerà ad applicativi più elaborati.
Ovviamente, tanto più precise, veritiere e corrette sono le informazioni inserite nel programma, tanto meglio il programma riuscirà a restituire informazioni importanti per il nucleo familiare.
È quindi bene predisporre un raccoglitore, dove depositare giornalmente gli scontrini delle spese effettuate, le ricevute dei pagamenti eseguiti e tutte le altre comunicazioni cartacee che registrano delle entrate o delle uscite.
Una volta a settimana, con diligenza e precisione, sarà necessario trascrivere le varie operazioni all’interno del programma gestionale del bilancio familiare. Per certi versi è un’operazione un po’ noiosa, ma il gioco vale la candela.
Attraverso il controllo della gestione si potranno esaminare i punti critici della nostra vita quotidiana e, di conseguenza, si avrà la possibilità di elaborare strategie per correggere ciò che non va. Ad esempio, potremmo scoprire che la nostra vecchia auto consuma troppo carburante, oppure che negli ultimi mesi ci è costata molti soldi per riparazioni impreviste. Ancora, il bilancio familiare potrebbe svelarci che le ricariche per i cellulari dei figli hanno una frequenza troppo dispendiosa e che è il caso di cambiare tariffe oppure di chiedere alla prole di telefonare di meno e utilizzare il computer per comunicare in maniera più economica e divertente.
Il computer, però, non può fare tutto da solo. È fondamentale, come detto, che si annotino tutte, ma proprio tutte, le operazioni compiute, e che si prenda consapevolezza del fatto che tenere la contabilità familiare non vuole dire essere tirchi o attaccati al denaro, bensì è un atteggiamento di responsabilità che ogni “buon padre di famiglia” (tanto per prendere in prestito un’espressione cara ai creatori del Codice Civile) dovrebbe tenere.
È quindi opportuno, prima di cominciare a caricare i dati nel programma di gestione del bilancio, dare alcune dritte per mantenere correttamente la contabilità e gestire con cura i conti della famiglia. Importante è andar per gradi, senza strafare.
Ecco gli step fondamentali:
- raccogliere con cura i documenti contabili
- fare un elenco delle fonti di reddito (entrate)
- elencare le spese fisse e variabili
- inserire i dati nel programma
- analizzare il bilancio così come elaborato
- definire obiettivi a breve, medio e lungo termine
Lo si è già detto: per avere un bilancio veritiero, non si deve imbrogliare sui dati relativi alle abitudini familiari, bensì indicare tutte le spese effettuate e gli obblighi di pagamento contratti.
Passo n. 1
Raccogliere tutti i documenti di bilancio, contratti di locazione, conti correnti, contratti di credito e piani d’ammortamento, ordini permanenti di pagamento, contratti di leasing, ecc., e ordinarli per bene.
Passo n. 2
Analizzare le entrate della famiglia, considerando che, di solito, contribuiscono quasi sempre più componenti (marito, moglie, figli, nonni conviventi che percepiscono una pensione, ecc.). Gli extra che si verificano durante l’anno (tredicesime e quattordicesime, rimborsi fiscali ecc.) consentono una periodica maggiore disponibilità di denaro.
Passo n. 3
È importante sapere quanto si spende ogni mese per l’acquisto di generi alimentari, vestiti, regali o per l’automobile. Sono le spese che spesso sembrano incidere meno, ma invece “pesano” molto sul bilancio familiare. Se si ha l’abitudine di usare la carta di credito o il bancomat per pagare questo genere di acquisti, è possibile fare riferimento all’estratto conto della banca (magari ricavato on line dal sito della banca stessa).
Passo n. 4
Raccolti i dati, è il momento di “travasarli” all’interno del programma. Attenzione a non dimenticare niente e, soprattutto, a digitare correttamente gli importi. Non gettate i documenti una volta passati al computer, poiché alcuni rappresentano l’unica prova di pagamenti importanti. Meglio conservare tutto in cartelline trasparenti, divisi per tipo, o per mese solare.
Passo n. 5
Il bilancio familiare non serve solo a tenere sotto controllo i flussi di pagamenti, ma anche ad orientarsi per formulare previsioni realistiche circa le possibilità di realizzare gli obiettivi che si sono individuati.
Sulla base delle entrate residue mensili/annuali disponibili si può calcolare ad esempio quanto viene destinato al risparmio.
Passo n. 6
I risultati della contabilità familiare, insieme a depositi e investimenti, costituiscono la base per i programmi finanziari di medio e lungo periodo: molte sono le scelte legate a considerazioni di carattere economico, come ad esempio la decisione di abbandonare il lavoro, maturata durante il periodo di aspettativa, o la decisione di investire in borsa, e via di questo passo. Se il margine di bilancio è già esaurito e si vogliono individuare altre possibilità di risparmio, i dati raccolti saranno di grande aiuto per effettuare un’analisi attendibile e concreta della situazione finanziaria familiare.
Come fare per…
INFORMATIZZARE IL BILANCIO FAMILIARE!
Come detto, è abbastanza semplice recuperare in internet risorse per utilizzare il computer per tenere i conti in regola della famiglia. Dopo aver lanciato il programma per navigare in internet (Internet Explorer, Mozilla Firefox o Google Chrome, ad esempio), basta scrivere nella barra degli indirizzi il nome di un qualsiasi sito di ricerche, ad esempio: www.google.it, oppure www.bing.com, eccetera) e premere il tasto invio. Visualizzata la pagina, scrivere nel campo per la ricerca delle parole l’espressione “bilancio familiare” e ancora invio. A quel punto, compariranno migliaia di pagine internet all’interno delle quali è disponibile un modello vuoto di bilancio, un programma (gratuito o a pagamento) per la tenuta della contabilità familiare, un sito contenente consigli per migliorare la gestione economica della famiglia. Chi lo desidera può acquistare un programma, oppure si trovano anche versioni saggio (in prova a tempo o con funzioni limitate), o ancora versioni totalmente gratuite, spesso con funzioni più semplici ma comunque efficaci. Ovviamente, come detto, il tutto funziona se si ha la pazienza e la costanza di trasferire fedelmente nel programma i movimenti compiuto (entrate e uscite, divise nei vari capitoli previsti dal bilancio. |
3. La II regola: sobrietà e lotta agli sprechi
Non c’è risparmio o contabilità familiare che tenga se non si tengono in considerazione i peggiori nemici delle famiglie di oggi, e il signor Formica lo sa. Questi nemici sono rappresentati dagli sprechi e dalla sregolatezza nell’uso delle risorse finanziarie familiari.
Insomma: è giusto fare attenzione alla gestione, ma è fondamentale condurre uno stile di vita che sia misurato con le possibilità della famiglia e che non sprechi denaro in acquisti inutili.
I tempi che stiamo vivendo, purtroppo, vanno nella direzione opposta rispetto a quanto detto. I media trasmettono alle famiglie ed ai giovani modelli di vita certamente al sopra delle possibilità di molti. La pubblicità, insieme al mondo del gossip e dello spettacolo, creano nei consumatori bisogni fasulli, specialmente nei più giovani, convincendoli dell’assoluta necessità di acquistare beni griffati, all’ultima moda.
I giovani, poi, fanno di questi beni un vero e proprio status symbol, un biglietto da visita indispensabile per far parte della compagnia degli amici, della classe, eccetera. Chi non possiede questi beni o, peggio ancora, non veste “di marca” è messo al margine, deriso, un povero “sfigato” (come usano dire i giovani) da evitare.
Ecco che allora la famiglia si trova di fronte ad un tragico dilemma: acquistiamo al figlio un paio di scarpe griffate da 300 euro e quindi lo facciamo entrare nel club dei suoi amici, oppure continuiamo a comprare quelle non marcate da 50 euro, ma lo condanniamo a rimanere perennemente emarginato? L’esempio è con le scarpe, ma chi è genitore sa che la questione si moltiplica per ogni oggetto (giubbotti, jeans, zaini, cellulari, felpe, orologi, scooter, lettori MP3 eccetera).
Di questo passo, le finanze di una famiglia normale fanno presto ad andare sotto sopra. Il problema è che questa perfida spirale non pare interessare nessuno, se non una minoranza di genitori a volte dai più ritenuti eccessivamente “integralisti”.
Non c’è un moto delle coscienze su questo punto di vista. Si paga e basta. Come tanti automi, si affollano i centri commerciali e impulsivamente si fanno strisciare le carte di pagamento nei terminale dei negozi donando a mogli e figli effimeri momenti di gioia, che durano sino alla prossima rivendicazione da parte di qualche altro componente del nucleo familiare.
A questo punto, quindi, anche se può sembrare ingiusto, triste o avvilente, è compito del “buon padre di famiglia”, imporre delle regole nella direzione di una esistenza più semplice, meno schiava dell’ultima moda, insomma: più sobria. La sobrietà non è però da confondersi con la taccagneria. Un dizionario online definisce la sobrietà come “eliminazione del superfluo e ricorso all’essenziale. La sobrietà può essere anche uno stile di vita, secondo il quale si dà il giusto peso ai bisogni reali e si tende ad eliminare quelli imposti”.
In sostanza, vivere con uno stile sobrio non vuol dire ritirarsi in una caverna cibandosi della carne cacciata con la clava nei boschi. Significa, invece, cercare di andare ogni tanto contro corrente, regolando lo stile di vita del proprio nucleo familiare su altri valori, certamente diversi da quelli che la modernità contemporanea vorrebbe inculcare nella testa di tutti i consumatori attraverso gli spot, la tv, e lo show business.
Vivere sobriamente, innanzi tutto, significa vivere senza sprechi. E veniamo all’altro pericoloso nemico della famiglia Formica e di tutte le famiglie. Non sprecare significa spendere meno soldi, inquinare meno e, soprattutto, rispettare indirettamente chi non ha nemmeno il necessario per vivere. È una questione, se si vuole, anche di giustizia sociale.
Certamente, questo stile di vita non può essere imposto, ma deve essere spiegato, motivato, condiviso e, quindi, messo in pratica.
Probabilmente, quanto meno all’inizio, i problemi potrebbero essere molti. Ma poi, quando il meccanismo comincia a divenire abitudinario, e soprattutto quando – grazie ad una attenta rilevazione delle finanze familiari – si cominceranno a cogliere i frutti economici di tale stile di vita, la soddisfazione sarà grande per tutti i componenti della famiglia.
Come fare per…
QUALCHE IDEA PER VIVERE CON SOBRIETÀ!
In casa – Installare lampadine a basso consumo energetico – Montare i riduttori di flusso su tutti i rubinetti – Isolare al meglio porte, infissi e serramenti – Spegnere tutti i dispositivi in stand-by – Regolare il riscaldamento a 20° – Limitare i consumi allo stretto necessario – Attendere gli ecoincentivi per acquistare beni durevoli – Informarsi presso il Comune su bonus e agevolazioni – Confrontare i prezzi di beni e servizi su internet Al supermercato – Fare la spesa a stomaco pieno – Fare una lista delle cose da comprare – Non farsi tentare dalle offerte civetta non necessarie – Cercare i prodotti a primo prezzo – Non esagerare con i prodotti deperibili – Evitare frutta esotica o fuori stagione – Preferire i prodotti sfusi (anche i detersivi)
In farmacia – Ricordarsi la prescrizione del medico curante – Preferire i farmaci generici – Consegnare la tessera sanitaria per le detrazioni fiscali – Non fare scorte eccessive di medicinali poco utili – Controllare bene i prezzi dei prodotti non medicinali |
4. I soldi non bastano mai. Occhio agli interessi!
Il denaro è, purtroppo, un bene necessario. La moderna economia si basa su questo strumento, quale mezzo per ottenere beni e servizi. I problemi nascono quando si ha poco denaro a disposizione e molte spese da affrontare. Negli ultimi tempi, infatti, la propensione al risparmio delle famiglie italiane è molto diminuita. Un po’ perché sono cambiati gli stili di vita e siamo diventati tutto un po’ più cicale. D’altra parte, il costo della vita è aumentato notevolmente e salari e stipendi sono rimasti al palo. È quindi inevitabile che, sempre più spesso, ci si trovi in difficoltà finanziarie tali da non poter far fronte alla situazione contingente.
Anche il signor Formica, a volte, ha dovuto fare i conti con spese impreviste ed ha quindi fatto ricorso a strumenti finanziari quali la scopertura sul conto corrente bancario, un prestito personale, una carta di credito revolving. In più, da quando si è comprato un alloggio nuovo, ogni mese paga la rata del mutuo.
Per ottenere questi servizi il signor Formica si è rivolto a società che trattano il denaro come un bene qualsiasi, poiché per esse i soldi sono un prodotto da vendere, prestare, a fronte ovviamente del pagamento di un interesse. Il problema è che non tutte queste società si comportano correttamente e, comunque, praticano condizioni diverse.
Anche in questo caso, quindi, è importante scegliere dopo essersi informati bene. Per quanto riguarda i servizi bancari, un sito interessante è www.pattichiari.it, creato da un consorzio di banche italiane per offrire servizi più trasparenti e maggiori informazioni alla clientela.
Obiettivo dichiarato di questa operazione è “garantire un mercato finanziario sempre più trasparente e concorrenziale, dove gli operatori si confrontano secondo regole chiare e dove i clienti dispongono di strumenti semplici per comprendere l’offerta delle banche e migliorare la propria conoscenza in ambito economico-finanziario.
Il Consorzio Patti Chiari si è dato come missione quella di offrire ai cittadini strumenti per capire i prodotti finanziari e scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze.
Attraverso il sito del consorzio è possibile confrontare i vari prodotti delle banche aderenti, scegliendo così il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
Riguardo i prestiti personali, carte prepagate o revolving, mutui e altri strumenti finanziari, interessanti sono i seguenti siti (tra le migliaia esistenti) che offrono la possibilità di confrontare tassi e condizioni:
“Wiki Prestiti – si legge nella presentazione del sito – è una community aperta a chiunque voglia condividere le proprie conoscenze ed esperienze nel complesso settore del credito al consumo in Italia. Il sito redatto e curato da un team variegato di volontari e professionisti, con in comune un interesse per finanza personale e la passione per l’informazioni libera sul web. Non intratteniamo alcun rapporto con Banche, agenzie o altro tipo di istituzione”. Lo abbiamo scelto perché è semplice, aggiornato e sviluppato sullo stile “partecipativo” tipico delle licenze “creative commons”, che garantiscono un “controllo” degli utenti del sito sulle informazioni riportate.
– www.milanofinanza.it/prestiti/prestiti.asp
Class Editori, che pubblica il sito www.milanofinanza.it, è una casa editrice italiana tra i leader nell´informazione finanziaria. Le sue attività abbracciano sia la stampa quotidiana (MF/Milano Finanza e Italia Oggi) sia la periodica (Capital, Class, Campus, Gentleman, Luna…), oltre che le agenzie di stampa (MF-DowJonesNews, joint venture con Dow Jones & Co). Lo abbiamo scelto perché offre informazioni ben schematizzate e di facile comprensione e ci sembra comunque un media autorevole.
– www.bancaditalia.it/servizi_pubbl
Sezione della Banca d’Italia dedicata ai bisogni della clientela privata, non istituzionale. Interessanti le “Guide pratiche”, che spiegano con termini (abbastanza) semplici il complicato mondo della finanza per le famiglie e i cittadini consumatori. Lo abbiamo scelto perché, nonostante il linguaggio a volte un po’ troppo “tecnico”, la Banca d’Italia rimane l’interlocutore finanziario più istituzionale nel nostro Paese.
Sito dell’Associazione Bancaria Italiana, propone informazioni sulle banche aderenti e sulle condizioni da queste applicate alla clientela riguardo conti correnti, mutui, prestiti e quant’altro. Lo abbiamo scelto perché raggruppa le offerte delle banche e aiuta i consumatori a conoscere la banca individuata per ottenere o investire denaro.
Fondamentale ricordare che ogni prodotto finanziario può essere proposto solo da intermediari autorizzati, deve essere spiegato in maniera chiara e completa in fogli e prospetti informativi, dei quali il cliente ha il diritto di averne copia. Come si è più volte sin qui detto, una corretta e completa informazione evita brutte sorprese.
5. La spesa settimanale. Pianificazione e strategia
Il signor Formica sa che è molto pericoloso andare a fare la spesa al supermercato a stomaco vuoto e senza una lista precisa di cose da comprare. Si rischia di tornare a casa con una ventina di sacchetti di cibi deperibili o di prodotti che già avevamo e, per di più, senza le cose che servivano veramente.
Inutile dire che i punti vendita della grande distribuzione organizzata in questo periodo sono il luogo dove, con un po’ di astuzia, si può risparmiare davvero molto sulla spesa.
I grandi super ed ipermercati, infatti, sono una grande comodità per chi deve fare la spesa: buon assortimento di prodotti, generalmente prezzi convenienti e tantissime tipologie di articoli in un solo luogo. Ma non sempre fare la spesa risparmiando è così semplice come vorrebbero farci credere. Alcuni consigli molto pratici per ottimizzare al massimo la spesa potrebbero essere i seguenti.
I volantini pubblicitari degli ipermercati – certamente utili per portarci a conoscenza delle offerte disponibili, ma si deve fare un po’ di attenzione perché non sempre i prodotti presenti sono realmente in offerta speciale. Magari sono solo presenti e basta, ed il prezzo è identico a quello della concorrenza. Un motivo c’è. Non tutti sanno che molti dei prodotti presenti sui volantini delle grandi catene vengono pubblicati a pagamento con varie forme, dallo sconto merce alla fatturazione diretta per campagna marketing, e le aziende produttrici sono ben liete di avere un prodotto sul volantino di una grande catena perché la sola presenza, anche se non giustificata da un prezzo aggressivo, può aumentarne le vendite fino al 500%.
Il medesimo discorso vale per i display di cartone o i cartelloni presenti alla fine o lungo alcune delle corsie. Anche in questo caso spesso sono le aziende produttrici che acquistano sotto forma di pubblicità la presenza di un espositore particolare. Non è quindi detto che se un cartellone alto due metri pubblicizza il dentifricio, questo sia realmente in offerta. Spesso i prodotti in svendita si trovano nelle zone basse o alte degli scaffali, cioè fuori dalla portata diretta dello sguardo dei consumatori.
Le comodità, poi, si pagano molto care. Quante volte siamo attratti da prodotti confezionati in maniera estremamente piacevole e comoda. Salumi già affettati, formaggi a fette, bibite già refrigerate. Prima di farsi prendere dalla voglia di acquistarli, però, si dovrebbe controllare il prezzo dello stesso prodotto non pre-confezionato. La garanzia è di risparmiare moltissimo, ammesso che si abbia tempo e voglia di affettare il salame o il formaggio a casa. Stesso discorso per le insalatine già lavate e tagliate, i piatti pronti, eccetera.
Un’altra buona abitudine è quella di controllare gli scanner alle casse. Anche i sistemi più sofisticati delle grandi catene possono commettere errori, quindi mantenere un occhio sul display per evitare doppi addebiti e verificare lo scontrino è un ottimo modo per evitare di pagare di più.
Quando è possibile, è meglio chiedere al macellaio del reparto tagli freschi ed affettati davanti a noi. La garanzia è quella di avere un prodotto certamente non confezionato in atmosfere sature di gas protettivi.
La frutta e la verdura, poi, vanno controllate per bene, anche se per questi prodotti conviene ancora il mercatino settimanale sotto casa o i mercati domenicali dei produttori, organizzati ormai in tutte le città. Al supermercato bisogna stare attenti a non acquistare frutti quando questi dovessero risultare appassiti o quando il picciolo, ovvero il cordone che lega alcuni vegetali alla pianta madre, sia secco.
Per quanto riguarda il cibo precotto da asporto presente nei banchi gastronomia – spesso anche molto invitanti e certamente preparati con cura – è bene informarsi sul giorno di cottura prima dell’acquisto. Un prodotto cucinato il giorno stesso è garanzia di freschezza e di assenza di conservanti. Ricordarsi di controllare bene le etichette ed eventualmente chiedere agli addetti al bancone.
Una parola a parte merita la conservazione casalinga degli alimenti. Nel frigorifero, per evitare di mangiare cibo avariato, o magari di buttarne quando ancora buono, può essere utile scrivere la data di acquisto del prodotto con un pennarello indelebile, direttamente sulla confezione. Anche alcune bevande, poi, come i succhi di frutta senza conservanti, dopo pochi giorni dall’apertura devono essere buttate via.
Nel congelatore, invece, è bene non impilare i cibi freschi uno sull’altro finché non siano singolarmente congelati. Questo eviterà che si uniscano tra loro e sarà molto più semplice utilizzarli successivamente senza rompere le confezioni. Inoltre, si dovrebbero scongelare i cibi sempre ponendoli in frigorifero alcune ore prima di cucinarli oppure, se si ha fretta, in una busta immersa in acqua fredda o nel microonde. Una volta scongelati, è buona norma cuocere immediatamente.
6. Le utenze. Luce, gas e telefonia senza problemi
La casa del signor Formica è confortevole, ben riscaldata, ben illuminata e ben collegata con il resto del mondo grazie ad un economico ma affidabile contratto di telefonia fissa e internet.
Il signor Formica è orgoglioso delle sue scelte in tema di energia e telefonia. È però consapevole che in questi campi ogni giorno sono disponibili nuove offerte, sempre più vantaggiose e concorrenziali. Per questo, periodicamente controlla sui siti delle varie compagnie, nonché su alcuni portali che offrono un servizio di comparazione delle tariffe, se può risparmiare ancora di più.
Da ormai diversi anni è infatti possibile scegliere il fornitore di energia elettrica, gas e telefonia. Il tempo in cui Enel, Telecom Italia e le società municipali del gas erano gli unici interlocutori per questo tipo di servizio è finito. Oggi esistono decine di operatori, ai quali è possibile rivolgersi per avere la fornitura di energia, gas o telefonia fissa.
La scelta, però, non è delle più semplici. Per quanto riguarda energia elettrica e gas, di grandissimo aiuto è il portale www.autorita.energia.it/it/index.htm, che consente di conoscere i diritti e gli operatori presenti nel proprio territorio.
Interessanti anche i siti:
– www.guadagnorisparmiando.com
Riguardo la telefonia, fissa e mobile, degno di nota è il portale www.sostariffe.it, che permette di confrontare tutte le tariffe degli operatori attivi sul mercato, scegliendole in base alle proprie necessità ed alle proprie abitudini.
Va da sé che nel campo delle utenze energetiche è fondamentale non solo trovare l’operatore che offre il prezzo migliore ma soprattutto mettere in atto tutti gli accorgimenti per consumare il meno possibile.
Acquistare elettrodomestici a basso consumo, far controllare periodicamente la caldaia e gli apparecchi elettrici da tecnici qualificati, eseguire le manutenzioni richieste (pulizia filtri, uso di prodotti anticalcare, eccetera) sono tutte azioni che, nell’arco di un anno, fanno risparmiare molti soldi. Il risparmio, quindi, non è solo nella scelta dell’operatore, ma anche, e soprattutto, nel modificare gli stili di vita.
7. La vacanza intelligente comincia prima di partire
Fare almeno una vacanza all’anno dovrebbe essere un diritto di tutti. In vacanza anche il signor Formica si concede qualche spesa in più, perché dopo un anno di lavoro è giusto godersi il meritato riposo.
I viaggi ed i soggiorni, però, se mal pianificati, possono rivelarsi pieni di sgradevoli sorprese per il portafogli e, di conseguenza, trasformarsi da momento di relax a momento di stress e nervosismo.
Per questo è importante pianificare per tempo, oppure accontentarsi di quello che offrono gli operatori specializzati nei viaggi all’ultimo minuto (o last minute).
Anche in questo settore internet e il computer rappresentano dei validi alleati. Esistono centinaia di siti specializzati in viaggi e vacanze, e ormai tutte le compagnie aeree vendono i propri biglietti via internet.
Certamente, il raggiro è dietro l’angolo. Frequentissime sono le truffe nel campo dei viaggi acquistati on line. Il suggerimento è quello di affidarsi ai portali più famosi ed organizzati, oppure ai tour operator più conosciuti.
In rete si può organizzare il viaggio nei minimi particolari. Treni, hotel, auto a noleggio, tutto si trova a disposizione dell’aspirante viaggiatore che desidera confezionarsi la vacanza dei sogni su misura.
Utile, quando si è posato l’occhio su una struttura, non fidarsi solamente delle foto inserite nel sito, ma verificare su servizi come Google Maps (http://maps.google.it/) la reale distanza da spiagge, stazioni, e altri servizi importanti.
Interessante anche l’esperienza di alcuni portali, come TripAdvisor (www.tripadvisor.it), che offrono gratis le impressioni di viaggio di milioni di viaggiatori in altrettanti milioni di hotel, pensioni, bed & breakfast e tanto altro ancora. In questo modo è difficile per l’albergatore disonesto dire che il proprio hotel dista 100 metri dalla spiaggia, quando, osservando la mappa via satellite della località, ci accorgiamo che si tratta di 1000 metri o più.
Questi strumenti aiutano il viaggiatore ad evitare sorprese e, certamente, ad affrontare con maggiore serenità e consapevolezza la propria vacanza.
Per chi, invece, gradisce una vacanza “chiavi in mano” è importante ricordare che alcuni tour operator, specie quelli più famosi, e anche alcune compagnie di navigazione di crociere, offrono la possibilità di godere di consistenti sconti (a volte anche superiori al 20%) se si prenota con un certo anticipo. In taluni casi è poi possibile stipulare una assicurazione che copre le spese in caso di annullamento all’ultimo minuto.
Come fare per…
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La prima società di e-commerce che offre un servizio di prenotazione e acquisto di viaggi online sicuro e conveniente. Sito indipendente che scandaglia la rete alla ricerca dei viaggi con il miglior rapporto destinazione – stagionalità – qualità e prezzo.
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8. L’auto e la mobilità familiare
Le spese per l’automobile, il mezzo di locomozione per eccellenza della famiglia media italiana, rappresentano una voce molto importante del bilancio familiare.
La rata mensile per rimborsare il prestito contratto per l’acquisto del veicolo, l’assicurazione RC auto, il bollo, i carburanti, le spese per la manutenzione periodica, i costi per i parcheggi, i pedaggi autostradali e quant’altro sono spese fisse che ogni mese incidono in maniera significativa.
Di tutte queste spese alcune possono essere pianificate per tempo, mentre altre rappresentano dei costi fissi immutabili.
Inoltre, vi sono alcuni comportamenti che possono aiutare a contenere i consumi, nonché far durare più a lungo la vita del veicolo.
La recente crisi economica mondiale ha spinto i governi a varare importanti incentivi per invogliare i consumatori a sostituire le vecchie auto, più inquinanti e che consumano più carburante, con nuove vetture a minore impatto ambientale.
Il 2009 è stato un anno importante per le famiglie che hanno voluto cambiare macchina. Le vetture più gettonate sono state quelle con alimentazione ibrida benzina / gas (GPL o metano) o addirittura benzina / elettrica, con motori rispettosi della direttiva EURO 5 in materia di emissioni nocive.
Il risparmio per l’ambiente sarà sicuramente notevole, ma anche per le tasche dei consumatori. Un pieno di GPL costa meno di 20 euro, rispetto ai 45-50 euro degli altri carburanti (benzina e gasolio).
Al di là di questi risparmi nel medio – lungo periodo, è importante ricordare che anche lo stile di guida e lo stato di manutenzione del veicolo influiscono molto su consumi e usura dello stesso.
Ecco alcuni accorgimenti da ricordare quando si è al volante:
– viaggiare ad una velocità inferiore a quella consentita permette di risparmiare notevolmente, anche il 20%;
– l’aria condizionata è un piacere, ma i consumi aumentano molto. Anche viaggiare con i finestrini completamente aperti fa aumentare il consumo di carburante. È bene regolare la temperatura su livelli medi, ricordandosi di spegnere un po’ prima dell’arrivo per evitare shock termici, oppure viaggiare con una fessura aperta per permettere il ricambio dell’aria;
– la guida nervosa a singhiozzo fa bene solo alle compagnie petrolifere. Una guida più tranquilla rilassa i passeggeri ma anche il portafogli;
– ogni marcia in più innestata fa risparmiare il 10% di carburante e fa durare di più il motore;
– il portapacchi o il box contenitore sempre montati sul tetto dell’auto fanno consumare l’8% in più di carburante;
– evitare di circolare con il portabagagli pieno di oggetti inutili. 15 kg di cianfrusaglie nel bagagliaio fanno spendere quasi l’1% di carburante per niente;
– le gomme dell’auto devono sempre essere correttamente gonfiate, altrimenti si regala il 4% dei consumi al benzinaio per niente;
– una corretta manutenzione del veicolo permette di risparmiare anche il 20% di carburante.
Da non dimenticare sono poi tutti gli altri mezzi di trasporto pubblico e privato alternativo (biciclette, bici elettriche, scooter elettrici), ma anche gli innovativi sistemi di car sharing e pool car, in via di sperimenta-zione in varie città italiane e siciliane che trovano il gradimento di molti utenti della strada.
Nei maggiori centri urbani, poi, sempre più lunghe ed articolate sono le piste ciclabili che, unite agli ecoincentivi governativi varati per l’acquisto di una bicicletta, rendono l’utilizzo di questo mezzo di trasporto sempre più interessante.
Un cenno a parte meritano i viaggi a media-lunga percorrenza, per i quali è certamente più indicato l’uso dell’aereo. In questo settore negli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa vettori a basso costo (low cost), che hanno permesso a fasce sempre più ampie della popolazione di utilizzare l’aeroplano per i loro viaggi.
Attualmente vi sono diverse compagnie aeree che offrono viaggi a prezzi davvero vantaggiosi, a volte anche inferiori rispetto al treno, il mezzo di trasporto più economico per antonomasia.
Certamente, anche in questo settore vale la regola che prima arriva, meglio alloggia. Infatti i sistemi di tariffazione prevedono costi bassissimi se il biglietto viene emesso con largo anticipo. Costi che pian piano aumentano avvicinandosi la data della partenza. Inoltre, questi vettori low cost utilizzano spesso scali secondari, lontani dai centri urbani, ottenendo prezzi migliori dalle società di gestione degli aeroporti decentrati. A bordo degli aerei tutto è a pagamento, anche un po’ d’acqua. Le politiche di contenimento dei costi hanno ultimamente previsto tariffazioni diverse e opzionali per i bagagli, che si pagano a volte al chilogrammo, a volte a forfait ma con un limite di peso che, se superato, assume costi altissimi (fino a 10-15 euro per ogni chilogrammo di bagaglio eccedente). Dietro a tutte queste regole apparentemente incomprensibili vi sono spietati calcoli economici delle compagnie che cercano in tutti i modi di ridurre i costi, senza ovviamente risparmiare sulla sicurezza.
La filosofia è chiara: offrire un servizio minimo garantito, che è il trasporto da una località all’altra a costi ragionevoli e in orario. Tutto il resto è optional. Chi ha più disponibilità economiche può, pagando di più, portarsi più bagaglio, mangiare e bere durante il volo, salire prima sull’aereo e scegliersi il posto che vuole e tanto altro ancora. Chi, invece, vuole solo volare, lo può fare a costi contenuti.
Come fare per…
VOLARE AL PREZZO DEL TRENO!
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